La legge 16 dicembre 2024, n. 193, introduce una serie di disposizioni volte a riordinare diversi settori economici, con un focus particolare sulle concessioni autostradali, la rilevazione dei prezzi, il settore assicurativo, i trasporti, le strutture amovibili per i pubblici esercizi e le start-up innovative.
L’articolato normativo in Gazzetta Ufficiale del 17 Dicembre, stabilisce nuove regole per l’affidamento delle concessioni autostradali, con l’obiettivo di promuovere la concorrenza, garantire la contendibilità delle medesime, tutelare la sostenibilità economica e finanziaria e potenziare gli strumenti di verifica degli adempimenti.
La durata massima delle concessioni viene fissata a 15 anni, derogabile solo in casi specifici.
Le tariffe autostradali sono fissate dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti (ART) in base alla distanza percorsa, ai flussi di traffico e all’indice inflattivo. Una quota delle tariffe è destinata al “Fondo nazionale per gli investimenti sulla rete autostradale”.
La legge introduce, altresì, il “Piano nazionale degli investimenti autostradali”, di durata decennale, per individuare i lavori di manutenzione straordinaria da inserire nei bandi di gara.
Per ciò che attiene alla rilevazione dei prezzi, le nuove norme ne prevedono la limitazione a prodotti specifici individuati dal Garante per la sorveglianza dei prezzi.
Vengono Introdotte disposizioni per la trasparenza delle attività di rilevazione degli usi commerciali e norme tendenti ad assicurare la trasparenza delle informazioni fornite ai clienti finali delle società di vendita di energia al dettaglio.
Per il settore assicurativo la legge introduce misure per favorire la concorrenza, vietando clausole che impediscono la disinstallazione di meccanismi elettronici e obbligando la comunicazione di dati sulla percorrenza. Permette l’istituzione di un sistema informativo antifrode per i rapporti assicurativi non obbligatori. Prevede un portale informatico per comparare i contratti assicurativi a copertura dei danni alle imprese da calamità naturali.
La legge introduce, inoltre, disposizioni in materia di trasporto pubblico, in particolare per il noleggio con conducente ed i taxi.
Con riferimento alle start-up innovative, la legge nè modifica la definizione, aggiungendo il requisito di essere una micro, piccola o media impresa e specificando che non deve svolgere attività prevalente di agenzia o consulenza.
Introduce nuove modalità per la permanenza nella sezione speciale del registro delle imprese e per il passaggio alla fase di “scale-up”.
Vengono definite misure di incentivazione per gli investimenti in start-up innovative.
Prevede un contributo sotto forma di credito d’imposta per gli incubatori e gli acceleratori certificati.
Ulteriori disposizioni attengono: il riporzionamento dei prodotti preconfezionati; l’accesso dei clienti domestici vulnerabili al servizio a tutele graduali; la tariffa per la gestione dei rifiuti urbani; l’investimento istituzionale nelle start-up innovative.
Viene stabilito, inoltre, l’obbligo dei comuni di adeguarsi alle specifiche tecniche per il funzionamento dello sportello unico per le attività produttive (SUAP) ed un intervento regolamentare sui buoni pasti, per i quali viene previsto un tetto massimo alla commissione richiesta agli esercenti.