Sono i minori le “vittime invisibili” del femminicidio.
I soggetti passivi del reato, oltre la loro madre, la cui incolumità psico-fisica costituisce il bene giuridico mediato del delitto di femminicidio.
Sono i minori che patiscono “una pena senza mai fine” a causa della violenta interruzione del legame fisico con la loro madre. E’ la società che deve sensibilizzarsi nel negare simili comportamenti ed il diritto nel prevenirli.
Nell’aula delle adunanze del tribunale di Catania, non si è parlato di indagini e processo, bensì delle sue ricadute sui soggetti deboli: i minori, per ciò definiti “invisibili”, giacché travolti dal peso di una tragedia causata dall’uomo.
Le parole di Vera Squatrito, mamma di Giordana Di Stefano, rimarranno indelebili nella memoria del folto numero di partecipanti al seminario giuridico promosso da AGA Giarre.
Più che una testimonianza su un caso, per ricordarne i molti, la sua è stata la cronaca di una sofferenza senza fine del minore di femminicidio, oggetto di un danno irreparabile. Concomitante a quello che ha negato la vita alla madre, generato da una condotta le cui cause criminogene sono state oggetto dell’approfondita relazione dell’Avv. Francesco Antille, presidente della Camera Penale “Serafino Famà” di Catania.
Sulla prevenzione di simili fatti ed il sostegno alle potenziali vittime di femminicidio, si è soffermata l’Avv. Loredana Mazza, presidente del “Centro Antiviolenza Galatea aps”. Sulle indagini dirette, soprattutto, a prevenire l’evento del femminicidio, in conformità con le norme del c.d. “Codice Rosso”, è seguito l’autorevole intervento del Procuratore Aggiunto della Repubblica di Catania dott.ssa Marisa Scavo. Sull’assistenza socio-legale delle Istituzioni ai minori, ha condiviso la propria esperienza la dott.ssa Caterina Ajello, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania.
Con riferimento alla tutela del minore-vittima è intervenuta il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania dott.ssa Stefania Barbagallo.
L’Avv. Patrizia Schiarizza, fondatrice e presidente dell’Associazione per la tutela dei bambini “Il Giardino Segreto” con sede a Roma, ha rassegnato, tra l’altro, le molteplici e mirate iniziative promosse presso le Istituzioni volte ad un concreto miglioramento dell’impianto normativo a favore dei “minori-vittime”.
Un tema quest’ultimo complesso ed attuale, come sottolineato da Sua Eccellenza dott.Filippo Pennisi, Presidente della Corte di Appello di Catania, nel suo gradito intervento di saluto istituzionale.
Nel corso dell’articolato convegno, moderato dall’Avv. Katia Germanà tutore presso il Tribunale per i Minorenni, sono intervenuti: l’Avv. Tiziana Aloisio delegata ai saluti istituzionali dall’Avv. Rosario Pizzino Presidente del Consiglio dell’Ordine Avvocati di Catania, che ha patrocinato l’evento, ed i consiglieri dell’Ordine Ignazio Aiello e Giuseppe Fiumanò. Per l’A.G.A., anche a nome del direttivo e dei soci, ha introdotto la sessione di studio il presidente Avv. Giuseppe Musumeci. In conclusione, l’Avv. Giuseppe Fiumanò, presidente onorario AGA Giarre, ha consegnato una targa, riproducente il logo dell’Associazione Giarrese Avvocati, alla Signora Vera Squatrito, ringraziandola per la sua partecipazione al convegno.
In memoria di Giordana, e delle numerose vittime di femminicidio, una rosa rossa è stata consegnata dai soci AGA agli applauditi relatori.