L’assegno divorzile

9 Gen, 2025-

L’assegno divorzile

La Corte di Cassazione sez 1, con ordinanza n. 26520/2024 del 11/10/2024 e’ tornata a pronunciarsi sull’assegno divorzile.

La Corte ha ribadito che detto istituto ha funzione assistenziale, compensativa e perequativa, mirando a riequilibrare le posizioni degli ex coniugi.

La valutazione dello squilibrio economico deve considerare le scelte di conduzione della vita familiare e il sacrificio delle aspettative professionali di uno dei coniugi.

Il giudice deve accertare se la disparità economica è riconducibile alle scelte comuni di conduzione della vita familiare.

L’assegno, infatti, è volto a compensare il coniuge economicamente più debole per il contributo fornito alla famiglia e al patrimonio dell’altro coniuge. Non  è finalizzato a garantire il precedente tenore di vita, ma a compensare lo squilibrio patrimoniale causato dal matrimonio e dal divorzio.

La prova del contributo può essere fornita anche tramite presunzioni. La quantificazione dell’assegno deve tenere conto dei criteri di cui all’art. 5, comma 6 della legge 898/70.

In assenza di un nesso causale tra squilibrio economico e scelte familiari, l’assegno può essere giustificato solo da un’esigenza assistenziale.

Nel caso in esame la Corte ha confermato la decisione di merito che ha tenuto conto del significativo reddito del marito e del contributo fornito dalla moglie alla famiglia e alla formazione del patrimonio.